28 marzo 2006

Penso, dunque scrivo: un computer può essere controllato dalla mente

Grazie a una tecnologia sviluppata da ricercatori tedeschi un computer può essere controllato dalla mente. Infinite le applicazioni pratiche...

Un uomo è seduto davanti a un pc e indossa uno strano casco da cui spuntano decine di cavetti colorati. Ad un tratto senza che abbia mosso un dito varie righe di testo appaiono sullo schermo, come per incanto. Sembra fantascienza eppure è realtà. Alla fiera della tecnologia che si è tenuta recentemente ad Hannover un computer attirava la curiosità dei visitatori: si poteva controllare con la mente. Al bando fenomeni occulti e paranormale, qui è tutta scienza.

Ideato e messo a punto da ricercatori del Fraunhofer Institute di Berlino in collaborazione con i colleghi della Berlin Humboldt University il computer è destinato a fare parlare di sé. Come funziona? L'utente di turno si mette in testa un particolare casco cosparso nel suo interno da decine di sensori, qualcosa di simile a quello che si deve indossare per fare un elettroencefalogramma tanto per intenderci, in grado di catturare l'attività elettrica del cervello. Con questo copricapo ad alta tecnologia si può fare funzionare il computer senza nemmeno toccare il mouse, semplicemente sfruttando il pensiero.

Ma chi si immagina che l'utente debba possedere poteri paranormali si sbaglia di grosso. Per fare funzionare la macchina bastano 20 minuti di addestramento e poi giù a scrivere testi, inserire dati e quant'altro passi... per la mente. La spiegazione di questo miracolo è in realtà semplicissima: grazie a uno speciale algoritmo il pc riesce a risconoscere l'attività elettrica della corteccia cerebrale, quella zona dell'encefalo dove hanno origine i movimenti e quindi muove il cursore, fa apparire le lettere che riempiono lo schermo. Le applicazioni di questa nuova tecnologia sono numerosissime e spaziano dal campo medico, all'intrattenimento, alla sicurezza.

Una versione per disabili che interagisce con un pc e altri sipositivi elettronici, come protesi bioniche sarà commercializzata a breve. Evidentissimi i vantaggi nella guida di un'automobile: basterà un semplice pensiero per rallentare o fermare il veicolo. Ma non solo: siccome il dispositivo capta il segnale nervoso proprio al momento della sua formazione, riesce ad offrire qualche frazione di secondo di vantaggio rispetto ai tempi di reazione di un individuo senza handicap. Insomma una vera rivoluzione nei rapporti tra uomo e tecnologia.

Grazie a una tecnica analoga sviluppata negli Stati Uniti recentemente, Matthew Nagle, 25 anni, paralizzato dal collo in giù in seguito a un incidente, riesce ad accendere e spegnere la televisione, cambiare canale e volume dell'apparecchio, senza alzarsi o usare il telecomando. Ma per ottenere questi risultati gli è stato impiantato un chip nel cervello. Una differenza di non poco conto in favore del nuovo congegno presentato ad Hannover che non necessita di un delicato e invasivo intervento chirurgico.

Fonte: Libero News

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