Auguriamoci solo che queste tecnologie siano più utili nel campo civile che per scopi bellici.
Introducendo un microchip all'interno di un insetto gli esperti americani ritengono di poter spiare e rintracciare i nemici.
WASHINGTON - Potrebbe sembrare l'ultima trovata fantascientifica di James Bond per combattere la guerra al terrorismo del XXI secolo, invece è un progetto reale prodotto dal Pentagono per mantenere la superiorità tecnologica degli Usa in campo militare. La nuova arma è già stata battezzata con il nome «insetto cibernetico» e gli esperti americani assicurano che attraverso questo nuova invenzione potranno individuare il nascondiglio dei depositi di esplosivo nemici e registrare le conversazioni dei terroristi.
PIANO - Il piano, che è stato ideato dalla «Defence Advanced Research Projects Agency (Darpa)», un'agenzia che lavora per il Pentagono allo sviluppo delle tecnologie militari americane sin dal 1958, da un punto di vista bellico è davvero innovativa e non conosce nulla di simile. I militari intendono inserire un microchip all'interno di bruchi che in futuro diverranno farfalle. Durante il periodo di sviluppo, mentre la pupa diventa grande, gli organi dell'insetto si sviluppano attorno ai chip. Secondo gli esperti della Darpa, una volta che il bruco sarà diventato una farfalla, l'insetto potra essere controllato scientificamente via radio, potrà registrare e trasmette in diretta attraverso particolari sensori presenti nel microchip le conversazioni riservate che avvengono in un luogo lontano, preferibilmente territori inaccessibili alle forze militare americane. Inoltre individuerà i luoghi dove sono nascosti i depositi di esplosivo e le bombe nemiche. «Si creerà un insetto-ibrido», afferma il sito web della Darpa, «che potrebbe essere veramente efficace nella ricerca di informazioni segrete»
SCETTICISMO - Ma non tutti sono certi che il progetto possa essere portato a termine, anzì c'è chi come il dottor George McGavin, esperto entomologo e ordinario all'Università di Oxford dichiara ai microfoni della Bbc che l'idea gli sembra ridicola. «Non tutte le idee folli sono senza valore. Penso che da alcune idee si possano produrre cose buone, ma questa non produrrà nulla di efficace». Il dottore ritiene che l'inserimento del microchip altererà la naturale evoluzione del bruco e non permetterà alla futura farfalla di vivere. Altri famosi entomologi, come Stuart Hine, dichiarano invece che la convivenza tra l'insetto e il microchip è possibile, ma sono scettici sulla possibilità di creare un insetto-cyborg: «Mi sembra, afferma Stuart Hine, che l'insetto cibernetico sia un'invenzione che potrà essere vista solamente nella fiction»
ESPERIMENTI - La Darpa però non sarà fermata dalle critiche degli accademici. I primi esperimenti partiranno a breve e si concentrano particolarmente sulle vespe e altri insetti: gli scienziati cercheranno attraverso i recettori artificiali presenti su questi insetti di rilevare l'odore di esplosivo.
Fonte: Corriere della Sera
Introducendo un microchip all'interno di un insetto gli esperti americani ritengono di poter spiare e rintracciare i nemici.
Il progetto è stato ideato dall'agenzia militare del Pentagono Darpa

PIANO - Il piano, che è stato ideato dalla «Defence Advanced Research Projects Agency (Darpa)», un'agenzia che lavora per il Pentagono allo sviluppo delle tecnologie militari americane sin dal 1958, da un punto di vista bellico è davvero innovativa e non conosce nulla di simile. I militari intendono inserire un microchip all'interno di bruchi che in futuro diverranno farfalle. Durante il periodo di sviluppo, mentre la pupa diventa grande, gli organi dell'insetto si sviluppano attorno ai chip. Secondo gli esperti della Darpa, una volta che il bruco sarà diventato una farfalla, l'insetto potra essere controllato scientificamente via radio, potrà registrare e trasmette in diretta attraverso particolari sensori presenti nel microchip le conversazioni riservate che avvengono in un luogo lontano, preferibilmente territori inaccessibili alle forze militare americane. Inoltre individuerà i luoghi dove sono nascosti i depositi di esplosivo e le bombe nemiche. «Si creerà un insetto-ibrido», afferma il sito web della Darpa, «che potrebbe essere veramente efficace nella ricerca di informazioni segrete»
SCETTICISMO - Ma non tutti sono certi che il progetto possa essere portato a termine, anzì c'è chi come il dottor George McGavin, esperto entomologo e ordinario all'Università di Oxford dichiara ai microfoni della Bbc che l'idea gli sembra ridicola. «Non tutte le idee folli sono senza valore. Penso che da alcune idee si possano produrre cose buone, ma questa non produrrà nulla di efficace». Il dottore ritiene che l'inserimento del microchip altererà la naturale evoluzione del bruco e non permetterà alla futura farfalla di vivere. Altri famosi entomologi, come Stuart Hine, dichiarano invece che la convivenza tra l'insetto e il microchip è possibile, ma sono scettici sulla possibilità di creare un insetto-cyborg: «Mi sembra, afferma Stuart Hine, che l'insetto cibernetico sia un'invenzione che potrà essere vista solamente nella fiction»
ESPERIMENTI - La Darpa però non sarà fermata dalle critiche degli accademici. I primi esperimenti partiranno a breve e si concentrano particolarmente sulle vespe e altri insetti: gli scienziati cercheranno attraverso i recettori artificiali presenti su questi insetti di rilevare l'odore di esplosivo.
Fonte: Corriere della Sera
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