Sempre più la scienza permette di migliorare la nostra salute. Ecco un altro esempio di ricerca scientifica. Viva la scienza.
A Roma la cute, a tutto spessore, di tredici persone, ricreata a partire da cellule staminale e reimpiantata negli stessi pazienti.
A Roma la cute, a tutto spessore, di tredici persone, ricreata a partire da cellule staminale e reimpiantata negli stessi pazienti.
PELLE RICOSTRUITA - Per la prima volta al mondo ricostruita la pelle completa di strato superficiale e profondo in laboratorio, utilizzando tre diversi tipi di cellule staminali prelevate da 13 pazienti ed è stata poi reimpiantata negli stessi pazienti per riparare lesioni molto gravi ed estese. Gli interventi sono stati eseguiti a Roma, presso la cattedra di Chirurgia plastica dell'università La Sapienza di Roma, diretta da Nicolò Scuderi, che ha annunciato il successo delle operazioni durante il primo congresso nazionale della «Conferenza italiana per lo studio e la ricerca sulle ulcere, piaghe, ferite e la riparazione tessutale» in corso nella Capitale.
SILICONE ADDIO? - Nel corso dello stesso convegno, lo setsso Scuderi ha preconizzato il tramonto delle protesi mamamrie tradizionali. Tra qualche anno, infatti, il silicone potrebbe essere soppiantato da tessuto «coltivato» in laboratorio a partire da cellule staminali per sostituire la parte adiposa della mammella . Una nuova possibilitá non solo per le signora insoddisfatte del proprio aspetto, ma anche (e soprattutto) per tutte quelle donne che sono state sottoposte ad asportazione del seno. Scuderi ha anche spiegato di esser «sicuro che il futuro non sarà, ad esempio, il trapianto di cuore, ma il cuore coltivato in laboratorio a partire da cellule cardiache». Anche i cardiociti (cellule del cuore), infatti, accanto agli adipociti, rappresentano un capitolo del vasto programma di ricerca sulle staminali recentemente finanziato dal ministero della Salute con 20 milioni di euro. Il progetto prevede la coltivazione di cellule staminali differenti per sondare nuovi percorsi di cura.
Fonte: Corriere della Sera
Fonte: Corriere della Sera
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