Siamo solo alla realizzazione di un modello: il quantum computer è previsto non prima del prossimo ventennio. Elaborato da un team dell´Università del Michigan, il microchip contiene un atomo di cadmio, riproducibile per una produzione di massa a differenza dei chip in silico. Le potenzialità di calcolo di un quantum computer sono dovute alle peculiarità del suo qubit o quantum bit di informazione, contenuto nell´atomo.
Lo studio sul primo nanochip quantistico è un balzo nella corsa delle aziende It verso la costruzione del primo di questi processori. Un computer con una potenza di calcolo inimmaginabile: potrà decifrare in 30 secondi codici crittografici, come i computer quantici in elaborazione nell´ambito del progetto Quantum Information Science and Technology della Difesa americana che dal 2001 si occupa di informatica quantistica. Un altro importante passo è stato compiuto dall´Air Force Research Laboratory del Massachusetts: gli scienziati sono riusciti ad intrappolare e isolare un fotone, immagazzinandolo in un cristallo.
Si stima che un supercomputer da 20 qubit arriverebbe a più di un milione di calcoli simultanei, l´equivalente di potenza di una rete di un milione di pc. All´Ibm dal 2001 è stata progettata una molecola di carbonio e fluoro in grado di contenere 7 qubit, controllabili con impulsi di radio frequenze e risonanza magnetica. Ci sono però molti problemi tecnici da risolvere, come la bassa temperatura a cui devono essere sottoposti gli atomi.
Fonte: Veneto Nanotech
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