04 aprile 2006

Se il computer funziona «a mente»

Scrivere una mail con la sola forza del pensiero? Sarà possibile grazie a un progetto di un centro di ricerche newyorchese

NEW YORK – E se alla comunicazione non occorresse più la voce per parlare, la mano per scrivere, o il corpo per la gestualità? È quello che potrebbe accadere se il progetto portato avanti dal centro di ricerche Wadsworth Center avesse successo. Si tratta di un'apparecchiatura in grado di comandare un computer con la sola forza del pensiero: per usarlo basterebbero le onde cerebrali. Nessun muscolo deve essere scomodato per scrivere un testo, né per scegliere foto o icone, né per le più svariate attività immaginabili. E immaginare è lecito, anzi, doveroso quando si è proiettati in avveniristici progetti. Attualmente i ricercatori stanno per avviare le sperimentazioni del progetto, e sperano di trovare dai cinque ai dieci volontari per avviare i test in giugno.

UNA INNOVATIVA INTERFACCIA – Se, per diletto o per costrizione, si volesse scrivere una mail con la sola forza del pensiero, sarebbe possibile farlo con l'uso di questo innovativo dispositivo chiamato BCI (brain-computer interface) che consiste in un'apparecchiatura in grado di cogliere l'attività cerebrale attraverso un sistema analogo a quello utilizzato per l'elettroencefalogramma. Tale apparecchiatura è in grado di registrare le informazioni provenienti dalla materia grigia mentre è impegnata in un processo di selezione. L'utente, infatti, attraverso uno schermo sul quale sono proiettate cicli di immagini e lettere in modo rapido e casuale, può scegliere gli elementi di cui ha bisogno per comporre – in questo caso – la mail che desidera inviare. Il sistema, quindi, legge l'attività della corteccia cerebrale mentre l'utente si sofferma e si concentra su uno degli oggetti apparsi sul display, decidendo qual è quello da selezionare. La scelta è quindi del tutto mentale: la focalizzazione del cervello su un determinato elemento provoca un picco nell'andamento dei processi cerebrali. Se il picco sarà confermato anche nel ciclo successivo, il sistema provvederà a passare l'impulso al computer, realizzando così materialmente la scelta effettuata dal soggetto.

ALCUNE PERPLESSITÀ – Le possibili applicazioni sono molte, ma le aspettative più alte si concentrano in ambito medico. Effettivamente un dispositivo di questo genere potrebbe rivelarsi rivoluzionario per molte persone affette da patologie con forti impedimenti fisici, paralisi, lesioni alla spina dorsale. Gli studi di mercato rilevano che almeno 170 mila persone potrebbero avvalersi del dispositivo: la loro vita quotidiana ne sarebbe ampiamente migliorata, nonostante alcuni sostanziali problemi tutti ancora da sbrogliare, a cominciare dalla lentezza del sistema usato. La scrittura, infatti, richiede dai due ai quattro minuti per la composizione di ogni parola. Non ultimo, perché questa novità possa davvero entrare a far parte della vita quotidiana, deve prima raggiungere delle cifre commerciabili; invece attualmente il costo si aggirerebbe fra i 10 e i 13 mila dollari. È vero che con questo progetto i rapporti fra uomo e tecnologia appaiono sempre più intimi, c'è però ancora da attendere perché diventino anche più popolari.

Fonte: Corriere della Sera

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