ROMA - Ops, quando la frittata e' fatta e non si puo' tornare indietro una parte del nostro cervello, una parte della corteccia cerebrale (chiamata rostrale cingolata anteriore) si accende e 'segnala' l'errore, soprattutto quando questo ha un costo o comporta delle conseguenze.
Infatti neurologi della University of Michigan hanno scoperto che quest'area corticale del cervello si accende nel momento in cui noi realizziamo di aver commesso un errore. Cio' indica che tale regione e' intimamente legata con la presa coscienza dei nostri sbagli.
In quello che e' il primo studio che evidenzia una zona cerebrale legata alla consapevolezza dei nostri errori, e' spiegato sul Journal of Neuroscience, e' emerso pure che in quanti soffrono di disturbo ossessivo compulsivo questa regione si accende in modo improprio, risultando iperattiva anche quando l'errore non comporta alcuna conseguenza per chi l'ha commesso.
''Sembra che persone con questo disturbo abbiano una risposta cerebrale eccessiva al commettere errori - ha spiegato il team leader Stephan Taylor - risposta che aumenta in modo patologico la preoccupazione di aver fatto qualcosa di sbagliato''.
La corteccia rostrale cingolata anteriore e' una regione del sistema nervoso centrale legata alle emozioni. I ricercatori avevano gia' raccolto pero' alcuni elementi per sospettare di un suo possibile coinvolgimento nell'elaborazione delle emozioni e degli stati d'animo che conseguono a un errore.
Di errori tutti ne commettiamo, alcuni oltre ad essere antipatici, hanno anche delle conseguenze materiali e su cui non si puo' tornare indietro; allora anche se il vecchio adagio dice di non piangere sul latte versato, qualche rimbrotto e recriminazione verso noi stessi e il nostro operato fallace, magari per una semplice distrazione, non ce lo risparmiamo.
Questo atteggiamento puo' anche divenire patologico in individui con certe condizioni mentali come il disturbo ossessivo compulsivo, in cui l'individuo sta sempre sul 'chi va la'' e non si perdona il piu' piccolo sbaglio anche quando questo non comporti reali conseguenze.
Per capire le basi neurologiche di questi problemi gli esperti hanno coinvolto 12 individui sani, chiedendo loro di partecipare a vari tipi di test: in alcuni la risposta esatta significava una ricompensa in denaro, in altri la risposta sbagliata significava una 'multa' in denaro, infine altri test non comportavano ne' ricompense ne' penalita'.
I neurologi hanno eseguito scansioni del cervello dei volontari durante i test ed hanno riscontrato un surplus di attivita' neurale nella corteccia rostrale cingolata anteriore ogni qual volta l'errore comportasse una penalita' o comunque impedisse di accedere a una ricompensa. Quest'area non si accende allo stesso modo quando l'errore non ha un costo.
In un precedente studio su individui con disturbo ossessivo compulsivo, invece, gli esperti avevano rilevato un'insolita iperattivita' dell'area sotto osservazione per qualunque errore sia pur minimo e insignificante che gli individui si trovavano a commettere.
E' evidente che qualche alterazione nell'attivita' di questa regione e' implicata nella malattia, hanno riferito i neurologi. Adesso infatti l'equipe Usa sta arruolando volontari per una sperimentazione clinica per vedere se la terapia comportamentale puo' modificare i pattern alterati di attivazione della corteccia rostrale cingolata anteriore in individui con la condizione maniacale.
''Speriamo che questo genere di studi ci aiuti a capire cosa non funziona nel cervello di questi e altri pazienti'', ha affermato Taylor, per arrivare un giorno a progettare trattamenti su misura del singolo paziente.
Fonte: Ansa
Infatti neurologi della University of Michigan hanno scoperto che quest'area corticale del cervello si accende nel momento in cui noi realizziamo di aver commesso un errore. Cio' indica che tale regione e' intimamente legata con la presa coscienza dei nostri sbagli.
In quello che e' il primo studio che evidenzia una zona cerebrale legata alla consapevolezza dei nostri errori, e' spiegato sul Journal of Neuroscience, e' emerso pure che in quanti soffrono di disturbo ossessivo compulsivo questa regione si accende in modo improprio, risultando iperattiva anche quando l'errore non comporta alcuna conseguenza per chi l'ha commesso.
''Sembra che persone con questo disturbo abbiano una risposta cerebrale eccessiva al commettere errori - ha spiegato il team leader Stephan Taylor - risposta che aumenta in modo patologico la preoccupazione di aver fatto qualcosa di sbagliato''.
La corteccia rostrale cingolata anteriore e' una regione del sistema nervoso centrale legata alle emozioni. I ricercatori avevano gia' raccolto pero' alcuni elementi per sospettare di un suo possibile coinvolgimento nell'elaborazione delle emozioni e degli stati d'animo che conseguono a un errore.
Di errori tutti ne commettiamo, alcuni oltre ad essere antipatici, hanno anche delle conseguenze materiali e su cui non si puo' tornare indietro; allora anche se il vecchio adagio dice di non piangere sul latte versato, qualche rimbrotto e recriminazione verso noi stessi e il nostro operato fallace, magari per una semplice distrazione, non ce lo risparmiamo.
Questo atteggiamento puo' anche divenire patologico in individui con certe condizioni mentali come il disturbo ossessivo compulsivo, in cui l'individuo sta sempre sul 'chi va la'' e non si perdona il piu' piccolo sbaglio anche quando questo non comporti reali conseguenze.
Per capire le basi neurologiche di questi problemi gli esperti hanno coinvolto 12 individui sani, chiedendo loro di partecipare a vari tipi di test: in alcuni la risposta esatta significava una ricompensa in denaro, in altri la risposta sbagliata significava una 'multa' in denaro, infine altri test non comportavano ne' ricompense ne' penalita'.
I neurologi hanno eseguito scansioni del cervello dei volontari durante i test ed hanno riscontrato un surplus di attivita' neurale nella corteccia rostrale cingolata anteriore ogni qual volta l'errore comportasse una penalita' o comunque impedisse di accedere a una ricompensa. Quest'area non si accende allo stesso modo quando l'errore non ha un costo.
In un precedente studio su individui con disturbo ossessivo compulsivo, invece, gli esperti avevano rilevato un'insolita iperattivita' dell'area sotto osservazione per qualunque errore sia pur minimo e insignificante che gli individui si trovavano a commettere.
E' evidente che qualche alterazione nell'attivita' di questa regione e' implicata nella malattia, hanno riferito i neurologi. Adesso infatti l'equipe Usa sta arruolando volontari per una sperimentazione clinica per vedere se la terapia comportamentale puo' modificare i pattern alterati di attivazione della corteccia rostrale cingolata anteriore in individui con la condizione maniacale.
''Speriamo che questo genere di studi ci aiuti a capire cosa non funziona nel cervello di questi e altri pazienti'', ha affermato Taylor, per arrivare un giorno a progettare trattamenti su misura del singolo paziente.
Fonte: Ansa
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