26 aprile 2006

Cina: clonata mucca esente da Bse

«Prodotto» un vitello portatore di un gene che lo rende immune dalla malattia della «mucca pazza»

PECHINO - In Cina sarebbe stata clonata una mucca geneticamente modificata in modo da essere resistente all'encefalopatia spongiforme bovina (Bse), cioè la cosiddetta «malattia della mucca pazza». Lo ha reso noto l'agenzia di stampa ufficiale cinese Xinhua, che ha anche precisato che il vitello pesa 55 chili ed è nato nella provincia orientale di Shandong, presso l'Istituto di scienze agrarie Laiyange. L'esperimento è stato condotto da da Dong Yajuan e Bo Xuejin, a tre anni di distanza dall'esperimento nel quale il gruppo dello scienziato sudcoreano Hwang Woo-suk, recentemente al centro di uno scandalo dovuto alla falsificazione di risultati scientifici, aveva ottenuto una mucca con una proteina resistente alla Bse. Adesso nel clone ottenuto in Cina a partire dalla cellula di una mucca adulta è stato trasferito il gene che protegge dalla malattia. Ad ottenere il risultato è stato lo stesso gruppo di ricerca che nel 2001 era riuscito per la prima volta a clonare una mucca in Cina, in collaborazione con un'università giapponese. Secondo quanto riferito dalla tv cinese dovranno essere condotti ulteriori test per verificare l'efficacia della terapia genica.

VERIFICHE - «Se la notizia fosse confermata, sarebbe di grande portata» commenta il professor Carlo Alberto Redi, ordinario di zoologia e uno dei maggiori esperti italiani di biotecnologie. «Il beneficio del dubbio è necessario perchè una scoperta del genere dovrebbe essere diffusa attraverso una rivista scientifica accreditata (con i relativi criteri di controllo e verifica prima della pubblicazione) e non da un'agenzia di stampa nazionale» spiega l'esperto. «Ma è anche vero che i cinesi sono molto attivi in questo campo, e, tutto sommato, abbastanza credibili».
«Se davvero ci fosse questa mucca resistente alla Bse si aprirebbero prospettive notevoli, perchè significherebbe poter produrre carne rossa con la sicurezza che non sia affetta dalla malattia della mucca pazza»

Fonte: Corriere della Sera

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