ROMA - Creata una mosca 'senza sonno'. Il neonato moscerino della frutta (Drosophila melanogaster) potrebbe aiutare a svelare i meccanismi di regolazione del sonno nell'uomo, è riferito sulla rivista Nature in due articoli entrambi dedicati all'insettino che 'non dorme'.
Si tratta di un moscerino cui è stata chimicamente distrutta una parte del cervello, i 'corpi fungiformi', già noti per il loro coinvolgimento in memoria e apprendimento. Il moscerino così trattato, hanno spiegato esperti della Northwestern University in Illinois, dorme molto meno delle moschette selvatiche.
Ciò conferma, come già visto in altri studi su animali e uomo, che il sonno è intimamente legato a memoria e apprendimento in molti animali, probabilmente grazie a un meccanismo di regolazione che si è conservato sulla scala evolutiva, da animali come gli insetti fino a noi. Non a caso alcuni studi anche sull'uomo avevano già dimostrato che durante il sonno nel cervello si riorganizzano le informazioni raccolte di giorno.
Proprio perché quelli che regolano il sonno sembrano essere meccanismi molto conservati sulla scala evolutiva, studiare la regolazione del sonno sui moscerini della frutta ha un grosso valore per capire come è regolata questa parte tanto misteriosa quanto cruciale dell'esistenza umana.
Tanto più perché la Drosophila e l'uomo hanno un sonno con caratteristiche molto simili, per esempio sia l'insettino sia noi al risveglio siamo un po' intontiti, inoltre se lesiniamo ore di sonno al corpo lui inevitabilmente ce le chiede indietro per recuperare. Così gli esperti, diretti da Ravi Allada, hanno eseguito una serie di esperimenti sul cervello della Drosophila. I ricercatori hanno messo 'KO' parti del cervello tra cui i corpi fungiformi.
Questi sono un paio di strutture simmetriche e bilaterali in profondità nel cervello degli insetti e sono responsabili dell'integrazione delle informazioni sensorie e di vitale importanza per la formazione della memoria. Usando composti chimici gli scienziati hanno distrutto il funzionamento dei corpi fungiformi scoprendo che ciò crea moscerini che dormono poco.
Quindi, gli esperti hanno scoperto che i corpi fungiformi hanno un ruolo chiave anche nella regolazione del sonno. Una volta chiariti i meccanismi molecolari con cui i corpi fungiformi operano il controllo sul sonno e, quindi, in che modo sonno, apprendimento e memoria sono tra loro collegati, si getteranno le basi per la completa comprensione dei meccanismi corrispondenti nel cervello umano.
Fonte: Ansa
Si tratta di un moscerino cui è stata chimicamente distrutta una parte del cervello, i 'corpi fungiformi', già noti per il loro coinvolgimento in memoria e apprendimento. Il moscerino così trattato, hanno spiegato esperti della Northwestern University in Illinois, dorme molto meno delle moschette selvatiche.
Ciò conferma, come già visto in altri studi su animali e uomo, che il sonno è intimamente legato a memoria e apprendimento in molti animali, probabilmente grazie a un meccanismo di regolazione che si è conservato sulla scala evolutiva, da animali come gli insetti fino a noi. Non a caso alcuni studi anche sull'uomo avevano già dimostrato che durante il sonno nel cervello si riorganizzano le informazioni raccolte di giorno.
Proprio perché quelli che regolano il sonno sembrano essere meccanismi molto conservati sulla scala evolutiva, studiare la regolazione del sonno sui moscerini della frutta ha un grosso valore per capire come è regolata questa parte tanto misteriosa quanto cruciale dell'esistenza umana.
Tanto più perché la Drosophila e l'uomo hanno un sonno con caratteristiche molto simili, per esempio sia l'insettino sia noi al risveglio siamo un po' intontiti, inoltre se lesiniamo ore di sonno al corpo lui inevitabilmente ce le chiede indietro per recuperare. Così gli esperti, diretti da Ravi Allada, hanno eseguito una serie di esperimenti sul cervello della Drosophila. I ricercatori hanno messo 'KO' parti del cervello tra cui i corpi fungiformi.
Questi sono un paio di strutture simmetriche e bilaterali in profondità nel cervello degli insetti e sono responsabili dell'integrazione delle informazioni sensorie e di vitale importanza per la formazione della memoria. Usando composti chimici gli scienziati hanno distrutto il funzionamento dei corpi fungiformi scoprendo che ciò crea moscerini che dormono poco.
Quindi, gli esperti hanno scoperto che i corpi fungiformi hanno un ruolo chiave anche nella regolazione del sonno. Una volta chiariti i meccanismi molecolari con cui i corpi fungiformi operano il controllo sul sonno e, quindi, in che modo sonno, apprendimento e memoria sono tra loro collegati, si getteranno le basi per la completa comprensione dei meccanismi corrispondenti nel cervello umano.
Fonte: Ansa
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