Ricercatori australiani della Monash University hanno fatto crescere in laboratorio una prostata umana da cellule staminali embrionali. In uno studio pubblicato sulla rivista Nature Methods, i ricercatori spiegano che le staminali hanno dato vita a tessuto equivalente a quello di un giovane essere umano. Il processo ha richiesto 12 settimane.
Questo risultato consentirà ai ricercatori di monitorare per la prima volta le varie fasi di sviluppo delle malattie prostatiche, in particolare dell'ipertrofia prostatica benigna e del cancro. La prima malattia, ad esempio, riguarda il 90 per cento dei maschi che raggiungono gli 80 anni di età e ha un pessimo effetto sulla qualità della vita pur non essendo una malattia mortale.
"Fino a oggi - spiegano i ricercatori - abbiamo avuto a disposizione ben poche prostate giovani da studiare. Adesso abbiamo la possibilità di coprire questo gap. Il tessuto che abbiamo cresciuto è un terreno perfetto per testare l'impatto degli ormoni e dei fattori ambientali sullo sviluppo delle malattie".
Il tessuto è stato fatto crescere insegnando alle cellule staminali a diventare una ghiandola prostatica umana. Impiantate in topi, si sono trasformate in una prostata che secerne ormoni e PSA, le sostanze usate per identificare le malattie prostatiche.
Fonte: Città della Scienza
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