19 maggio 2006

Staminali: Muscolo,Embrionali Umane Trasferite In Topi

Cellule staminali embrionali umane sono state trasformate, in laboratorio, in cellule del muscolo scheletrico e quindi iniettate in topi con muscoli lesionati.

Non soltanto le nuove cellule sono riuscite a riparare il danno, ma si sono perfettamente integrate con le altre cellule dell'animale e si sono mantenute sicure e stabili.

Il risultato, che getta basi concrete verso il futuro uso clinico delle cellule staminali embrionali, e' stato ottenuto da Tiziano Barberi negli Stati Uniti, dove il ricercatore lavora presso lo Sloan-Kettering Institute di New York.

''Abbiamo ottimizzato le condizioni per ottenere le cellule del muscolo scheletrico, un passo molto importante per le applicazioni cliniche future'', ha osservato Barberi, che ha presentato i risultati oggi a Pavia nel convegno internazionale sulle cellule staminali organizzato dai dipartimenti di Scienze chirurgiche e di Biologia animale.
I nuovi dati sono lo sviluppo di un lavoro pubblicato dallo stesso Barberi lo scorso anno . Naturalmente c'e' ancora tantissima strada da fare nella ricerca prima di trasformare le cellule staminali in cure, ancora tanti test da fare sugli animali per verificare l'efficacia, ma essere riusciti a controllare e stabilizzare la crescita di queste cellule primitive getta le basi per tutti i test futuri e trasforma l'idea dell'uso terapeutico di queste cellule in un'ipotesi di lavoro concreta.

In laboratorio i ricercatori hanno fatto sviluppare le cellule staminali embrionali umane fino ad ottenere le cellule muscolari allo stadio piu' maturo (mioblasti) e da queste hanno poi ottenuto fibre muscolari rudimentali. Quindi le cellule dei muscoli sono state trasferite in topi che avevano serie lesioni muscolari e che appartenevano a un ceppo di sistema immunitario indebolito in modo da accettare le cellule umane. Una proteina luminosa chiamata luciferasi, la stessa utilizzata dalle lucciole, ha permesso ai ricercatori di seguire in modo non invasivo l'andamento delle cellule muscolari trapiantate nei muscoli tibiali dei topi. L'obiettivo era controllare la sopravvivenza delle cellule e soprattutto verificare se si integravano con il muscolo dell'animale. I risultati positivi ottenuti, ha detto Barberi, sono ''il primo passo per dimostrare che dalle cellule staminali embrionali umane si possono ottenere cellule specializzate e che queste, una volta inserite nell'animale, si integrano e svolgono la loro funzione''.

Il prossimo passo sara' trapiantare le cellule in topi nei quali sono riprodotte malattie degenerative dei muscoli. ''In questo modo potremo vedere se le cellule sono in grado di integrarsi e se si verifica un effetto terapeutico'', ha osservato Barberi, che ha lasciato l'Italia otto anni fa e che sta per trasferirsi dallo Sloan-Kettering al Beckman Research Institute of the City oh Hope, a pochi chilometri da Los Angeles.
Si tratta, ha aggiunto, di ''un ulteriore passo verso la possibilita' di verificare l'enorme potenziale delle cellule embrionali. Con questo lavoro abbiamo dimostrato che siamo in grado di controllarle e di ottenere una progenie specializzata e che, una volta trasferite negli animali, queste cellule mantengono le loro caratteristiche''. Una volta purificate, le cellule prendono la loro strada nello sviluppo e non si alterano: e' ''un'ottima indicazione sulla possibilita' di poter utilizzare in futuro le cellule staminali embrionali per la cura di malattie. Fino a due o tre anni fa - ha concluso - non sapevamo se queste cellule avrebbero potuto mantenere le loro promesse. Ma adesso siamo finalmente in grado di farle differenziare selettivamente, di manipolarle in vitro, abbiamo dimostrato che sono stabili e che una volta trasferite si integrano nell'organimo che le riceve''

Fonte: Yahoo Notizie

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