Un team giapponese lavora su un naso elettronico: dicono che rispetto ad altri cybersniffatori questo sia superiore. Percepisce un alto numero di aromi ed è in grado di riprodurli identici a comando
Tokyo - Gli ingegneri dell'Istituto di tecnologia di Tokyo hanno elaborato uno strumento che, oltre ad avere la funzione di riconoscitore olfattivo, sarà in grado di riprodurre svariati tipi di odori attraverso l'uso di alcuni prodotti chimici, trasformandosi in una sorta di registratore di odori.
L'ennesimo sistema di questo genere? Da tempo vengono sviluppati in mezzo mondo, Italia compresa, nuove forme di nasi elettronici, strumenti capaci di distinguere vari tipi di odori, persino quelli legati a certe specifiche patologie. La particolarità dell'iniziativa giapponese, secondo il capoprogetto Pambuk Somboon, starebbe nell'affinata capacità della macchina di riconoscere e riprodurre un'ampia gamma di odori.
Il sistema sviluppato dal team di Somboon utilizza quindici microchip che hanno la funzione di recepire gli aromi. Questi elementi a loro volta formano un "recipente" di circa 96 principi chimici con i quali poi sarà possibile ricreare un particolare odore. Per far comprendere la complessità della cosa, Somboon ricorre ad un paragone invero un po' sbilenco con una videocamera: nelle registrazioni visive - spiega - vengono presi in considerazione i colori primari, ovvero giallo blu e rosso, mentre nel caso di questo "alitatore elettronico" è necessario riprodurre almeno in parte i 347 sensori olfattivi presenti negli esseri umani.
L'equipe di tecnici giapponesi afferma di aver generato alcuni odori che sul piano tecnico presentano particolari difficoltà: sostengono di essere in grado di riprodurre fedelmente sia l'aroma della mela verde, sia quello della mela rossa. Si tratterebbe di qualcosa di più specifico e raffinato di altre tecnologie, come quelle che vorrebbero riportare l'odorama nei cinema o sui siti web.
A cosa può servire un fiuto particolarmente sviluppato e la capacità di riprodurre quanto percepito? Le parole di Samboon assomigliano a quelle già sentite in altre occasioni, si parla di rivoluzione del mercato web, perché sarà possibile sentire l'odore di ciò che si compra online. Ma servirebbe anche in ambito medico nelle nuove operazioni a distanza, in cui il chirurgo non si trovi a contatto con il paziente ma necessiti di annusarlo.
Qualche interesse il lavoro di Samboon e soci sta suscitando. Stephen Brewster, dell'Università di Glasgow in Scozia, ha già dichiarato di volerne sapere di più: un naso elettronico finalmente efficiente, accoppiato ad un riproduttore di odori ugualmente sofisticato, profetizza, aprirebbe le porte ad una "nuova internet".
Fonte: Punto informatico
Il sistema sviluppato dal team di Somboon utilizza quindici microchip che hanno la funzione di recepire gli aromi. Questi elementi a loro volta formano un "recipente" di circa 96 principi chimici con i quali poi sarà possibile ricreare un particolare odore. Per far comprendere la complessità della cosa, Somboon ricorre ad un paragone invero un po' sbilenco con una videocamera: nelle registrazioni visive - spiega - vengono presi in considerazione i colori primari, ovvero giallo blu e rosso, mentre nel caso di questo "alitatore elettronico" è necessario riprodurre almeno in parte i 347 sensori olfattivi presenti negli esseri umani.
L'equipe di tecnici giapponesi afferma di aver generato alcuni odori che sul piano tecnico presentano particolari difficoltà: sostengono di essere in grado di riprodurre fedelmente sia l'aroma della mela verde, sia quello della mela rossa. Si tratterebbe di qualcosa di più specifico e raffinato di altre tecnologie, come quelle che vorrebbero riportare l'odorama nei cinema o sui siti web.
A cosa può servire un fiuto particolarmente sviluppato e la capacità di riprodurre quanto percepito? Le parole di Samboon assomigliano a quelle già sentite in altre occasioni, si parla di rivoluzione del mercato web, perché sarà possibile sentire l'odore di ciò che si compra online. Ma servirebbe anche in ambito medico nelle nuove operazioni a distanza, in cui il chirurgo non si trovi a contatto con il paziente ma necessiti di annusarlo.
Qualche interesse il lavoro di Samboon e soci sta suscitando. Stephen Brewster, dell'Università di Glasgow in Scozia, ha già dichiarato di volerne sapere di più: un naso elettronico finalmente efficiente, accoppiato ad un riproduttore di odori ugualmente sofisticato, profetizza, aprirebbe le porte ad una "nuova internet".
Fonte: Punto informatico
Nessun commento:
Posta un commento